Ci
sono due case Farnsworth a Plano, Illinois. Una è l'eterea
scatola di vetro e acciaio a cui siamo abituati e che ci è tanto
familiare, sospesa sul terreno e di purezza cristallina: quella che
abbiamo sempre visto nelle fotografie.
L'altra
è fatta da tutto ciò che tocchiamo: il marmo dei pavimenti, i
tendaggi, la pelle delle sedie e dei divani, il legno dei mobili, la
legna del camino, le foglie cadute nel giardino, l'erba, i tronchi
degli alberi e il vento che li muove. E la pioggia, e il sole che ci
scalda.
La
casa Farnsworth non è una casa. E' un cottage americano, un luogo
dove ci si ritira nel weekend dimenticando Chicago e il lavoro, dove
ci si porta l'essenziale in una 24 ore e dove ci sono pochi mobili.
La
prima casa, quella di vetro, ci protegge dalle intemperie e si fa
'quasi nulla': nella sua astrazione e nella sua purezza misura lo
spazio e lo rende dell'uomo.
La
seconda casa, quella con cui entriamo in contatto, quella con cui
conviviamo, ci rivela chi siamo davvero. E, insieme alla prima, ci
regala la libertà di esserlo.
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